…profumo d’Irpinia!
Il mio racconto del blogtour in Irpinia, voglio iniziarlo così…citando una poesia che racchiude tutti i colori, i profumi e la gente di questa meravigliosa terra…la mia terra…la mia Irpinia!
Il nostro viaggio alla scoperta di questa terra inizia proprio nel cuore della verde Irpinia, a Montella nell’azienda di castagne Perrotta. L’amore per la qualità, il rispetto delle regole antiche e la passione per il proprio lavoro sono gli ingredienti fondamentali delle specialità di questa azienda. Un’azienda che cresce con l’intento di valorizzare il proprio territorio attraverso uno degli ingredienti tipici che più la rappresenta: la castagna.
La produzione delle famose “castagne del prete” sono il fiore all’occhiello di questa azienda che ne produce circa il 60% sul totale della produzione. Le castagne del prete sono castagne tostate e morbide che nascono da un’antica preparazione di preti irpini, infatti si dice che la ricetta sia nata proprio secoli fa nei monasteri irpini. Un prodotto tipico irpino che si caratterizza proprio per il suo gusto unico ed inconfondibile che la castagna acquista durante la fase di essiccazione grazie alla legna di castagne che arde in maniera lenta e costante per circa 10 giorni.
L’azienda decide negli anni di affiancare, alla più classica produzione di castagne, quella di altri prodotti dolci e salati. Dai biscotti di frolla, ai cioccolatini, dalle castagne al rhum a quelle con la grappa.
Inoltre per arricchire ancora di più la sua gamma di prodotti, decide di dar vita ad una nuova linea dedicata alla cucina come le castagne lessate pronte per un abbinamento con zuppe ed arrosti, oppure alla castagne con porcini per condire pasta o carni. Quest’ultimo è un prodotto davvero speciale perchè racchiude un po’ il profumo dell’irpinia in quanto i porcini sono un altro dei prodotti più tipici di questa terra.
L’azienda Perrotta ha accolto noi (foodblogger super golosi) con il farci assaggiare diverse specialità, nonchè abbiamo avuto l’onore di assaggiare gli ultimi nati in azienda: “I montellesi alle castagne”.
Un biscotto di frolla con farina di castagne e gocce di cioccolato che riproduce in maniera impeccabile la forma del frutto tipico dell’autunno. Un prodotto che sarà il protagonista indiscusso all’importante fiera di Milano “TuttoFood” che si terrà dal 3 al 6 maggio. Io me ne sono follemente innamorata e sono certa che se avete l’opportunità di andare in fiera, ve ne innamorerete anche voi…
…ed ora non ci tocca che sognare e spostarci in uno dei castelli nel cuore dell’Irpinia, a Lauro, dove si trova il Castello Lancillotti. Un castello costruito su un piano roccioso in posizione panoramica agli inizi dell’XI secolo, che è ancora oggi il simbolo di Lauro, non solo per il suo valore artistico, ma soprattutto per l’importanza storica.
Immerso nel verde delle colline irpine, il Castello ci ha regalato una piacevolissima mattinata di relax tra i meravigliosi giardini che lo caratterizzano e le sontuose sale interne che rievocano la storia dei nobili antenati che ci hanno vissuto. Un viaggio nel passato che arricchisce le anime e le menti di chi, come noi, ha avuto la fortuna di visitarlo.
Il nostro viaggio continua alla scoperta di un altro dei prodotti tipici più noti e conosciuti in Irpinia: la cipolla ramata. Precisamente a Montoro, paesino dell’avellinese, troviamo l’azienda Gaia che da anni produce la Cipolla Ramata.
Ed ora vi chiederete: “…perchè questo strano nome?” Il nome nasce proprio grazie al meraviglioso colore e ai numerosi riflessi ramati che caratterizzano questa cipolla. Un prodotto che rappresenta la cultura e lo spirito di questa terra, una tradizione portata avanti con amore e sacrifico, e come ci dice il padrone di casa, Nicola Barbato, “La nostra filosofia è la qualità senza compromessi”.
Per molti la cipolla resta un ingrediente comune, di uso quotidiano che non è in grado di stupire. Questa volta però, la cipolla ramata di Montoro ci ha stupito e conquistato ed è stato amore a prima vista. Il suo gusto “dolce” e il suo profumo intenso e aromatico, rendono il prodotto versatile e pronto a qualsiasi utilizzo: dall’antipasto ai primi piatti, dalla carne al dolce…
L’azienda Gaia inoltre ha creato al suo interno un vero e proprio paradiso “gourmet”. Una sala particolarissima dove poter assaggiare piatti tipici della tradizione Irpina e scoprire la cipolla ramata.
Il nostro pranzo è stato a dir poco sublime e la cipolla ramata è stata la protagonista indiscussa: anelli di cipolla ramata in pastella, parmigiana di cipolle con pecorino bagnolese, ziti alla genovese, agnello con verdure e patate. Una nota più che positiva va lasciata ai dolci preparati ad arte: crostatina con composta di cipolle dolce e il meraviglioso pan ramato.
Ad accompagnare il nostro pranzo, arriva una birra artigianale, anch’essa proveniente dall’alta Irpinia e precisamente dal piccolo paesino di Monteverde: Serro Croce, che con il principio della filiera corta, controlla tutte le fasi ed i processi di lavorazione portando in tavola una vera birra targata Irpinia.
Anche l’azienda Gaia parteciperà nei giorni dal 3 al 6 maggio a TuttoFood Milano con la Cipolla Ramata di Montoro e le sue conserve, che nell’edizione del 2011 sono state premiate come prodotto di nicchia. Io vi rinnovo l’invito non solo a sbirciare lo stand dell’azienda alla fiera TuttoFood, ma vi invito a fare un giro direttamente nell’azienda, dove Nicola e la piccola Cloe (che vedete nella foto) vi accoglieranno con enorme piacere per trasmettervi tutto l’amore verso questo territorio e tutta l’autenticità di questa terra.
Nell’ ultimo giorno di blogtour, ci spostiamo in un piccolo paese dove vivono poco più di 500 anime, Sorbo Serpico. Costituita nel 1986 in questo piccolo paesino in provincia di Avellino, Feudi di San Gregorio è diventata nel corso degli anni, l’azienda vinicola leader del Sud Italia e nel mondo. Ed è questa l’ultima tappa del nostro tour alla scoperta dell’Irpinia.
Da vitigni autoctoni, l’azienda produce diverse varietà di vini, ma tra le più note ci sono il vino bianco Greco di Tufo che nasce dai più antichi vigneti del sud Italia e il vino rosso Aglianico, simbolo della grande tradizione vitivinicola di questo territorio. L’Irpinia e la sua terra hanno da sempre regalato vigneti di altissima qualità ed è proprio per questo motivo che l’azienda decide di investire nella terra e nella tradizione secolare della viticultura irpina, per portare avanti un progetto che sia capace di valorizzare il territorio.
Passano gli anni e i progetti vanno avanti, oltre alla cantina, si vuole creare un luogo di incontro, un connubio tra sapori e tradizione e così nasce Marennà, un ristorante che nel 2009 è stato premiato con la stella Michelin e che grazie al suo Chef Paolo Barrale, propone piatti e rivisitazioni della tradizione culinaria irpina e campana.
L’accoglienza al Marennà lascia tutti senza fiato, non un semplice pranzo, ma un viaggio tra tradizioni e profumi irpini. Lo chef Barrale ci accoglie con un entrée a dir poco eccezionale: ricordo del ragù. Ogni piatto è un viaggio: baccalà con crema di scarola, mandorla e caviale vegetale, ravioli di borragine, asparagi e stravecchio, spalla di vitello alle spezie con pure di sedano rapa e verdure.
Il dolce è uno dei piatti che ha lasciato tutti stupiti per la sua originale rivisitazione: pastiera napoletana con spuma di ricotta, grano cotto e sorbetto all’arancia.
Foto tratte da Instagram di Paolo Campana – Roberta Castrichella – Chiara Caruso
…e come ogni tour che si rispetta, arrivano i ringraziamenti, in primis devo ringraziare la Camera di Commercio di Avellino che mi ha permesso di trascorrere 3 giorni meravigliosi, ringrazio Giulia Murdocca per l’invito e ringrazio tutti i miei meravigliosi compagni di avventura.
Come dico sempre io, “…non si potrà mai amare tanto una terra…come si ama la propria terra”, ed io sono follemente innamorata della mia Irpina.