Napoli: tanta bellezza che stravolge l’anima!

Ci sono tour che lasciano il segno, #insolitacatacombe è sicuramente tra questi. Il motivo è chiaro a tutti, soprattutto a chi ha seguito i nostri 4 meravigliosi giorni in quel di “Rione Sanità”.
Pino Daniele citava “Napule è mille culure, Napule è mille paure… Napule è a voce de’ creature che saglie chianu chianu…”! Ehhh già!!! Il Rione Sanità è proprio questo, vite di persone che si intrecciano, arte e cultura che rendono il quartiere davvero affascinante.

Il nostro primo giorno inizia con la visita la Museo Archeologico di Napoli, dove grazie all’impeccabile guida abbiamo ammirato il più ricco e pregevole patrimonio di opere d’arte e manufatti archeologici in Italia.

Nel pomeriggio ci siamo spostati a Casa del Monacone, che è proprio il simbolo della rinascita di questo quartiere. Il B&B accogliente e confortevole, è stato ricavato dal convento annesso alla Basilica di Santa Maria della Sanità e nasce da un’iniziativa parrocchiale volta a valorizzare il rione.
Ed è proprio qui che abbiamo conosciuto la meravigliosa realtà della cooperativa “La paranza” che nasce nel 2006 grazie alla spinta di Don Antonio (parroco del Rione) con lo scopo di coinvolgere i giovani e promuovere i suoi beni: Catacombe di San Gennaro, quelle di San Gaudioso, la Basilica di Santa Maria alla Sanità.

Un progetto tanto ambizioso, quanto complicato che ha visto coinvolti tantissimi ragazzi che oggi rappresentano il volto bello di Napoli e sono il simbolo della rinascita del Rione Sanità.
Alla serata hanno partecipato anche le “Mamme della sanità”, una cooperativa che ha l’intento di portare nel mondo del lavoro le donne del rione che vivevano in condizioni di disagio economico. Protagonista indiscussa di questo progetto è la cucina napoletana, talento innato di tutte le donne della città che grazie alla chef Sabrina Russo hanno dato vita ad una cena speciale: pasta e patate con la provola, polpette fritte e friarielli.

L’indomani a svegliarci è il profumo inconfondibile delle sfogliatelle e del caffè che solo a Napoli sanno fare!!!
Abbiamo macinato km e km percorrendo le stradine dei vincoli di Rione Sanità alla scoperta di una parte di Napoli che non ti aspetti e che è pronta a stupirti sempre e comunque!
Dalle suggestive catacombe di San Gennaro, al cimitero delle fontanelle davvero luoghi suggestivi e ricchi di fascino, nonché di storia.

In serata non poteva mancare la sosta da “Ciro Oliva”, una delle pizzerie più note della città partenopea. Il giovane pizzaiolo da qualche anno ha deciso di guidare la pizzeria attraverso un progetto volto a migliorare sempre più la qualità delle sue pizze e a dar diventare il suo locale, meta di “pellegrinaggio” di molti turisti che arrivano in città.

E’ anche da lui che inizia la rinascita del Rione Sanità. Lui che crede in questo progetto di valorizzazione e non scappa, non molla e non lascia quel quartiere in cui è nato e cresciuto. All’ingresso della pizzeria, Ciro mostra una lavagnetta su cui sono segnate le pizze in sospeso, cioè quelle pagate in anticipo dai clienti e messe a disposizione delle persone meno abbienti.

Per gli amanti della vera pizza napoletana, questa è una tappa assolutamente da non perdere. La pizza di Ciro è davvero superlativa e il suo impegno, davvero encomiabile!!!

Emozioni, colori e suoni hanno accompagnato la terza giornata del tour.
Dalla chiesa di Santa Maria alla Sanità, cuore pulsante del Rione Sanità, siamo passati alle catacombe di San Gaudioso e al palazzo dello Spagnolo, altrettanto belli e suggestivi.

La sosta più dolce di sempre non poteva che essere alla nota pasticceria Poppella dove abbiamo assaggiato il Fiocco di Neve creato dal proprietario Ciro, come simbolo di dolcezza e di grande passione. Cos’è? Impossibile spiegarlo quindi vi invito ad andare da Ciro il prima possibile e vi assicuro che non ve ne pentirete.

Il fiocco di neve nasce per caso dalle mani proprio di Ciro, solo 20 pezzi ogni domenica. I giorni, le settimane e i mesi passano e i fiocchi di neve inondano i cuori e le menti di tutto il Rione Sanità e non solo. Ogni giorno la pasticceria ne prepara migliaia e migliaia, ogni giorno dalle 7 del mattino, una pioggia di zucchero a velo ricopre questa delicata brioche con crema al latte.

L’ultima giornata l’abbiamo trascorsa in un’altra zona della città: i quartieri spagnoli. Qui c’è Casa Tolentino, un progetto importante che nasce per dare una possibilità di rinascita al quartiere, nonché di emancipazione.
Attraversiamo i vicoli che si trovano proprio a ridosso di Via Toledo e lo facciamo insieme a Peppe, anche lui è un giovane ragazzo cresciuto nel quartiere e ora gestisce in maniera impeccabile il B&B Casa Tolentino.

Lungo i vicoli dei quartieri spagnoli incontriamo il sorriso della gente, l’abbraccio sincero di Salvatore, un bravissimo falegname che cerca nel suo piccolo di aiutare la comunità creando oggetti di legno. Insomma respiriamo l’aria di Napoli, quella vera, quella che mostra così tanta bellezza da stravolgere l’anima e da togliere il fiato e anche le parole…

…e ora non vi resta che andare alla scoperta del “Miglio Sacro” che attraversa il Rione Sanità per vivere e scoprire i tesori nascosti di Napoli…

 

Vi invito a leggere anche gli articoli dei miei compagni di avventura:

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