Ein Prosit: un viaggio tra gusto e tradizioni
Ci sono volute 12 lunghe ore di viaggio per approdare in terra friuliana e precisamente in Valcanale tra Tarvisio e Malborghetto e partecipare così, alla manifestazione Ein Prosit. 150 aziende eno-gastronomiche in mostra, laboratori di cucina, degustazioni, incontri e tanto altro hanno arricchito la 17esima edizione di questa straordinaria rassegna.
A tutti gli chef che hanno partecipato ad Ein Prosit sono state messe a disposizione diverse attrezzature tecniche firmate KitchenAid: dai forni ai piani cottura, dalla planetaria al meraviglioso “cook processor”, ultimo nato nell’azienda statunitense. Ed è proprio grazie a KitchenAid, main sponsor della rassegna, che ho avuto l’onore di partecipare a diversi “laboratori dei sapori”, un appuntamento tanto atteso che mi ha permesso di incontrare i migliori pasticceri italiani, tra cui la giovanissima Loretta Fanella e il siciliano Corrado Assenza.
Ein Prosit ha concentrato la sua attenzione anche negli eventi serali, dove la grande cucina italiana incontra i vini e le birre friuliane grazie alla bravura dei più importanti chef italiani. Ogni sera, diversi ristoranti del Tarvisiano hanno aperto le porte della loro cucina agli chef, per portare in tavola tradizioni, sapori e gusto di molte regioni italiane. E a stupirmi è stata proprio una cena, insolita ma decisamente affascinante, “la cena ad alta quota”. La location era Monte Lussari a circa 1700 metri di altezza. Un viaggio di 15 minuti in seggiovia per arrivare fino alla cima, dove il ristorante Rododendro ha ospitato la cucina di Pipero al Rex di Roma.
Alessandro Pipero, il patron del ristorante e Luciano Monosilio, lo chef, sono stati i protagonisti di questa meravigliosa serata.
Luciano Monosilio, romano e precisamente di Albano Laziale, è lo chef del ristorante da circa 5 anni.
Lui, poco più che trentenne, è già riuscito ad aggiudicarsi una Stella Michelin e il premio come miglior chef emergente dal Gambero Rosso.
I suoi piatti sono un concentrato di innovazione e sperimentazione, senza però tralasciare l’alta qualità dei prodotti e la tradizione culinaria che accompagna da sempre il territorio. Nella sua cucina non mancano i profumi e i sapori della sua terra.
Il suo motto ricorda un po’ quello del grande Chef pluristellato Massimo Bottura “…devi conoscere te stesso…prima di metterti a cucinare”.
Per la serata, lo chef ha giocato con i sapori e ha portato in tavola come antipasto: agnello marinato servito con maionese e alici, alghe e matcha e ha proposto un classico primo piatto con una nota moderna: rigatoni con broccoletti, salsiccia e spuma di pecorino bruciato. Lo chef ha continuato a stupirmi presentando del capriolo su salsa di peperoni e tè nero lapsang. Piatto perfetto ed equilibrato.
Il dessert è stato sicuramente la nota più sorprendente della cena: gelato ai porcini accompagnato da una soffice base servita in abbinamento a nocciole tostate e cachi. Ma la serata poteva concludersi così? Ebbene no! Dopo il dolce è arrivata la carbonara, uno dei piatti più noti di questo ristorante e soprattutto uno dei punti di forza dello chef. Luciano Monosilio sostiene che c’è un sol segreto per una buona carbonara: la passione con cui la si prepara!
Ed ora non vi resta che prender nota per non perdere l’occasione di partecipare ad Ein Prosit 2016. Avete un anno di tempo per organizzare il vostro viaggio in Friuli. Vi assicuro che non ve ne pentirete, il Friuli ed Ein Prosit saranno pronti a stupirvi…
Ero veramente curiosa di sapere tutto dei tuoi giorni a Malborghetto.
Sono felice che ti sia piacuto nonostante il lunghissimo viaggio.
Meravigliosa esperienza Rossella! Il Friuli mi ha conquistata…